Al giorno d’oggi, si sente parlare moltissimo di Economia Circolare, ma sappiamo realmente che cos’è? Andiamo a descriverlo velocemente:

 

Per Economia Circolare intendiamo un modello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, ripartizione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile. In questo modo si estende il ciclo di vita dei prodotti, contribuendo a ridurre i rifiuti al minimo. Una volta che il prodotto ha terminato la sua funzione, i materiali di cui è composto vengono infatti reintrodotti, laddove possibile, nel ciclo economico. Così si possono continuamente riutilizzare all’interno del ciclo produttivo generando ulteriore valore

Vediamo anche le differenze con il tradizionale modello economico lineare che si fonda invece sul tipico schema “estrarre, produrre, utilizzare e gettare”. Il modello economico tradizionale dipende dalla disponibilità di grandi quantità di materiali ed energia facilmente reperibili a basso prezzo. 

Perché è necessaria la transizione verso un’economia circolare?

Con il passare del tempo le risorse cominciano a scarseggiare, poiché non illimitate, mentre il crescente sviluppo delle società comporta un aumento della domanda di quest’ultime; non trovando soluzioni alternative si rischia di arrivare ad un punto in cui le materie prime non saranno più disponibili e sufficienti per tutti. Le prime conseguenze si evidenziano fin da ora:  i prezzi delle materie prime crescono esponenzialmente e provocano non poche problematiche. Uno dei settori che più è stato impattato da questi aumenti è il settore delle costruzioni.

Non dobbiamo dimenticare anche l’impatto sul clima: i processi di estrazione e utilizzo delle materie prime producono un grande impatto sull’ambiente e aumentano il consumo di energia e le emissioni di anidride carbonica.

 

Quali sono i vantaggi?

La transizione verso un’economia più circolare può portare numerosi vantaggi, tra cui: 

  • Minore sfruttamento dell’ambiente
  • Maggiore disponibilità di materie prime
  • Minori costi legati alle materie prime
  • Aumento della competitività
  • Impulso all’innovazione e alla crescita economica (un aumento del PIL dello 0,5%)
  • Incremento dell’occupazione, si stima che nell’UE grazie all’economia circolare potrebbero esserci 700.000 nuovi posti di lavoro entro il 2030.

Con l’economia circolare i consumatori potranno avere anche prodotti più durevoli e innovativi in grado di far risparmiare e migliorare la qualità della vita. Ad esempio, ricondizionare i veicoli commerciali leggeri anziché riciclarli potrebbe portare a un risparmio di materiale per €6,4 miliardi all’anno (circa il 15% della spesa per materiali) e €140 milioni in costi energetici, con una riduzione delle emissioni di gas serra pari a 6,3 milioni di tonnellate”.

(Fonte : https://www.europarl.europa.eu)

L’economia circolare è una tematica che va presa molto seriamente, ecco perché noi di Skimming bpe stiamo lavorando ad una nuova implementazione, disponibile per i nostri clienti dal mese di luglio, che avrà l’obiettivo di impattare positivamente sulla nostra società con particolare riferimento al settore delle costruzioni.