Lo scorso 9 febbraio la Commissione Industria, Ricerca ed Energia del Parlamento Europeo ha approvato la “Direttiva Case Green”, il cui obiettivo è ridurre il consumo di energia del settore edilizio all’interno dell’Unione Europea entro il 2030, aumentare le ristrutturazioni degli edifici inefficienti, così da renderli climaticamente neutri entro il 2050.

Una delle novità che ha suscitato più dibattiti è quella relativa agli edifici residenziali esistenti, che dovranno raggiungere almeno la classe energetica E entro il 2030 e quella D entro il 2033, mentre gli edifici nuovi dovranno essere ad emissioni zero dal 2028; per quanto riguarda gli edifici non residenziali e pubblici le scadenze sono più vicine, ossia 2027 per la classe energetica D, 2030 per la E, mentre 2026 per le emissioni zero di quelli nuovi.

La Direttiva, prevede che gli Stati Membri stabiliscano le misure necessarie per raggiungere questi obiettivi, offrendo sostegno con obiettivi realistici e misure per facilitare l’accesso a sovvenzioni e finanziamenti.

La Direttiva ha ricevuto alcune contestazioni in Italia, come ad esempio dal Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto che ha ricordato come l’Italia sia sostanzialmente diversa da altri Paesi, ad esempio nell’avere una casa di proprietà (in Italia l’85% delle persone ha una casa di proprietà) e quindi servirebbe una valutazione più graduale.

E voi cosa ne pensate?