INTRODUZIONE
Chi ha necessità di eseguire opere edili con manodopera specializzata si rende conto che identificare imprese qualificate, puntuali, disponibili e competitive, per l’esecuzione di un progetto, sta diventando un compito sempre più arduo, e le prospettive future non sembrano essere positive; non solo, tutto scorre talmente veloce che quello che fino a ieri davamo come dato acquisito magari oggi non vale più. Anche le “imprese storiche di fiducia” che fino a qualche anno fa garantivano una tenuta maggiore, sono soggette a repentini turnover della dirigenza tecnica e delle maestranze che, soprattutto nelle realtà medio/piccole, influenzano se non addirittura determinano il “valore aggiunto” o il “tallone d’Achille” delle stesse.
Il rischio di affidarsi a soggetti impreparati è più che mai presente.
È vero che per ovviare a possibili carenze “sul costruito” il legislatore ha previsto la nomina di un Direttore Lavori attribuendogli il ruolo di assistenza e sorveglianza dei lavori in modo da rendere possibile la loro esecuzione nel rispetto delle normative (negli appalti privati è d’obbligo per lavori strutturali o per lavori di efficienza energetica), però, spesso, alla sua nomina fatta per soddisfare l’iter burocratico non segue un reale impegno sul campo (o meglio, non nelle modalità previste dal legislatore).
SCEGLIERE BENE L’IMPRESA (oggi più che mai) È DI VITALE IMPORTANZA
Ecco perché diventa sempre più necessario dotarsi di uno strumento, che abbia la capacità di ricercare e selezionare quelle figure utili a soddisfare le aspettative del committente, in possesso di adeguate competenze in materia e in grado di aggiornare ogni minima variazione di peso/valore dei potenziali contractors.
In edilizia, a differenza di altri settori, è poco diffusa la cultura della ricerca del miglior compromesso tra qualità/prezzo/affidabilità, e spesso gli appalti vengono aggiudicati solo in funzione del prezzo.
ESEMPIO: Quando si parla di automobili (specialmente di automobili sportive) siamo molto attenti a valutare ogni particolare per soddisfare le nostre aspettative, siamo tutti molto informati, conosciamo la storia presente e passata del produttore, vogliamo conoscere i valori del CX, la cilindrata, l’accelerazione, la velocità massima, il peso, la scocca, il tipo e la dimensione dei pneumatici, i tipi di freno montati, l’alimentazione, ecc; prima di procedere all’acquisto valutiamo ogni aspetto, confrontiamo le prestazioni con altri modelli aventi caratteristiche simili, ed infine prendiamo la nostra decisione, consci del fatto che la nostra valutazione è stata fatta tra produttori che utilizzano le migliori tecnologie, con capacità e conoscenze all’avanguardia, con un focus chiaro alle nostre aspettative.
Quando si parla di costruzioni o manutenzioni edili, sebbene le cifre occorrenti per realizzarle spesso e volentieri superano di gran lunga il costo che potremmo accollarci per acquistare la vettura dei nostri sogni, tutta questa attenzione non c’è, o meglio c’è per quanto concerne la sua progettazione, dopo di che la scelta dell’impresa che dovrà realizzarla viene fatta molto, molto, ma molto superficialmente, senza approfondire tanto ( ci accontentiamo della raccomandazione del «compagno di calcetto», oppure della rosa di nomi, che magari per non farsi trovare impreparato, tira fuori dal cilindro un collaboratore), sottovalutando che ad una buona progettazione dovrebbe seguire un’ottima realizzazione.
Spesso vengono convocate tre o quattro imprese (con potenzialità e caratteristiche diverse) e la scelta ricade su quella meno cara e più “simpatica”, senza però approfondire il valore di ciascuna (o meglio cosa ci restituisce in termini di costruito). È come se, dovendo acquistare un’auto (dopo aver deciso il n° dei passeggeri, il rivestimento degli interni, il tipo di alimentazione, il colore dell’auto) scegliamo la meno cara tra una sportiva “blasonata” Italiana, e altre due sportive di marchio sconosciuto che producono le auto con tecnologia obsoleta.
NON HA SENSO……..eppure in edilizia succede SPESSO!
In Edilizia succede spesso e volentieri (volendo fare un paragone con il mondo dei motori) di non spendere tot € per una fiammante “Sportiva Blasonata”, ma di spenderne poco meno per una concorrente (che molto probabilmente, analizzando la componentistica obsoleta con cui è prodotta, non si avvicina nemmeno lontanamente al prezzo corrisposto) convinti di aver fatto
l’affare. Il gap che scontiamo tra l’ipotetico valore della “Sportiva Blasonata” e l’ipotetico valore della concorrente obsoleta non è solo una questione di “brand”, è soprattutto una questione di tecnologia all’avanguardia, di conoscenze adeguate, di utilizzo dei migliori materiali, di ricorso a personale specializzato continuamente aggiornato, ecc. È vero l’ambito industriale è avanti anni luce rispetto al mondo dell’edilizia “ tradizionale”, riprendendo come esempio il settore automobilistico è noto a tutti che fin dagli albori le “case costruttrici” si sono preoccupate di fornire tutte le informazioni necessarie per evidenziare le caratteristiche del marchio, di ciascun modello, di ciascun componente (anche con lo scopo di giustificare i costi) e si sono preoccupate di fornire adeguati percorsi formativi ai propri addetti operativi sulle catene di produzione e assemblaggio, nonché di fornire adeguata formazione alle officine dedite alle riparazioni e ai tagliandi.
E IN EDILIZIA? Nulla o poco di tutto ciò.
L’attuale mercato dell’edilizia richiede a tutti i protagonisti della filiera la necessità di specializzarsi per rimanere competitivi.
Per una buona percentuale di imprese, il possesso di determinate qualifiche, protocolli esecutivi, percorsi formativi e di aggiornamento per maestranze e titolari rappresenterebbero solo un costo in più, per un’altra consistente percentuale il possesso di determinati requisiti e protocolli potrebbero rappresentare un valore aggiunto ma nella realtà premiano poco per motivi culturali radicati che sottovalutano la sua importanza.
UNO STRUMENTO A SUPPORTO
Skimming è uno strumento che può ovviare a questa enorme carenza esistente in edilizia:
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Sensibilizzando e accompagnando le Imprese a rivedere il modello di business per rimanere competitive, facendo si che il personale tecnico e le maestranze seguano corsi di aggiornamento sulla corretta “regola d’arte”, ovvero sulla necessità di costruire rispettando anche i più piccoli e semplici dettami (senza interpretazioni o improvvisazioni varie);
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In seconda battuta accompagnando i Committenti verso la scelta dell’appaltatore migliore, che per essere equa dovrà essere condotta tra competitors “allineati”, ovvero in possesso di tutte le caratteristiche necessarie a restituire lo stesso grado di valore aggiunto sul “costruito”.