Proroga, semplificazione, estensione.

Mentre tutti aspettano la proroga al 31 Dicembre 2023, si intravede la necessità di semplificare ed estendere quella che ormai è diventata l’agevolazione “regina” in edilizia: la detrazione del 110%. 

Semplificazione che passa attraverso una digitalizzazione delle procedure, ma non solo. Le crescenti richieste di professionisti asseveratori che, per comprovare lo stato legittimo dell’edificio necessitano della doppia conformità dell’immobile (oggi e alla data di realizzo), mettono in difficoltà gli uffici comunali . L’immobile accede al beneficio solo se conforme al titolo edilizio originario oppure con una regolarizzazione (se consentita) .Da più parti si auspica o una conformità edilizia solo rispetto ai titoli attuali (senza sanatorie di eventuali abusi realizzati), o l’ampliamento dei margini di tolleranza oggi limitati al 2%, oppure nessuna conformità almeno per quegli interventi assoggettati a regime di edilizia libera(isolamento manto di copertura, pannelli solari, pompe di calore, ecc).

Estensione anche a soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni, privilegiando il settore alberghiero e le PMI tra i comparti in difficoltà

Nella relazione illustrativa del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) si parla anche di modifica alle altre agevolazioni fiscali. Ristrutturazioni ed efficientamento energetico degli edifici dovrebbero essere raggruppate sotto un’unica aliquota al 75% detraibile in cinque anni.