Come ormai è evidente, la situazione attuale che vede il costo delle materie prime alle stelle è diventata per molti settori una problematica da risolvere in modo prioritario.

Governo ed istituzioni stanno varando misure per fronteggiare questo aumento; le associazioni nazionali di categoria si stanno muovendo affinché le loro richieste vengano ascoltate, perché il rischio di paralizzare alcuni settori è concreto; tra questi uno dei più colpiti è certamente il settore dell’edilizia: sono molti, infatti, gli esempi di appalti senza offerenti, imprese che devono ricorrere al Tar per modificare le condizioni contrattuali diventate insostenibili a causa del caro materiali.

L’obiettivo attuale del Governo è quello di arginare i rincari di bollette, carburanti e materiali; entrerà in vigore il pacchetto energia con delle semplificazioni per le rinnovabili, in particolare lo snellimento della parte burocratica, quindi gli iter autorizzativi per la produzione di eolico e fotovoltaico.

Tutto questo è pubblicato nel D.L 27 aprile 2022, n. 34 di conversione del decreto 1° marzo 2022, n. 17, cd. DL “Energia”, pubblicato sulla gazzetta ufficiale il 28 aprile 2022 ed entrerà in vigore il giorno 29 Aprile 2022.

Andiamo a vedere quali sono i punti più importanti inerenti al settore ed entriamo nel dettaglio di alcuni di questi:

 

Art. 8. Sostegno alle esigenze di liquidità delle imprese conseguenti agli aumenti dei prezzi dell’energia;

Art. 9. Semplificazioni per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili;

 

Art. 12. Semplificazione per impianti rinnovabili in aree idonee;

 

Art. 13. Razionalizzazione e semplificazione delle procedure autorizzative per gli impianti offshore;

 

Art. 16. Misure per fronteggiare l’emergenza derivante dal rincaro dei prezzi dei prodotti energetici attraverso il rafforzamento della sicurezza di approvvigionamento di gas naturale a prezzi equi;

 

Art. 19. Disposizioni di supporto per il miglioramento della prestazione energetica degli immobili della pubblica amministrazione;

 

Art. 19-quater. Disposizioni in materia di riduzione dei consumi termici degli edifici;

 

Art. 25. Incremento del Fondo per l’adeguamento dei prezzi e disposizioni in materia di revisione dei prezzi dei materiali nei contratti pubblici:

 

  1. Per fronteggiare, nel primo semestre dell’anno 2022, gli aumenti eccezionali dei prezzi di alcuni materiali da costruzione, la dotazione del fondo è stata incrementata di 150 milioni di euro per l’anno 2022;
  2. in relazione ai contratti in corso di esecuzione alla data di entrata in vigore del presente decreto, entro il 30 settembre 2022, il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili procede alla determinazione, con proprio decreto, delle variazioni percentuali, in aumento o in diminuzione, superiori all’8%, verificatesi nel primo semestre dell’anno 2022, dei singoli prezzi dei materiali da costruzione più significativi;
  3. per i materiali da costruzione di cui al comma 2 si procede a compensazioni, in aumento o in diminuzione, affidati dagli stessi, in caso di insufficienza delle risorse di cui al comma 7 del presente articolo, alla copertura degli oneri si provvede, fino alla concorrenza dell’importo di 150 milioni di euro, che costituisce il limite massimo di spesa, con le risorse del Fondo.

 

Art. 28. Rigenerazione urbana:

 

  1. Al fine di rafforzare le misure di rigenerazione urbana di cui all’articolo 1, comma 42, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, confluite nella Missione 5 «Inclusione e Coesione», Componente 2 «Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore», Investimento 2.1 «Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale» del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) è autorizzato lo scorrimento della graduatoria delle opere ammissibili e non finanziate di cui al decreto del Ministero dell’interno 30 dicembre 2021, della cui adozione è stata data comunicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 4 del 7 gennaio 2022. A tal fine è autorizzata la spesa di 40 milioni di euro per l’anno 2022, 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, 285 milioni di euro per l’anno 2025 e 280 milioni di euro per l’anno 2026;

 

 

Art. 29 – ter Proroga del termine di comunicazione dell’opzione di cessione del credito o sconto in fattura per i soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società e per i titolari di partita IVA

 

Proroga del termine di comunicazione dell’opzione di cessione del credito o sconto in fattura per i soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società e per i titolari di partita IVA.

Al fine di consentire l’esercizio delle opzioni di sconto sul corrispettivo o di cessione del credito, i soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società e i titolari di partita IVA, che sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi entro il 30 novembre 2022, possono trasmettere all’Agenzia delle entrate la comunicazione per l’esercizio delle predette opzioni anche successivamente al termine di cui al comma 1 del presente articolo, ma comunque entro il 15 ottobre 2022.

 

Di seguito il link per scaricare il D.L e consultarlo nella sua interezza: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2022/04/28/98/sg/pdf

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